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Il Punto G e la zona CUV: Esplorando le frontiere del piacere femminile

La scoperta del punto G e il suo riconoscimento come area di piacere sessuale nella donna è stato un processo graduale che ha coinvolto contributi da parte di diversi ricercatori e sessuologi nel corso del tempo. La sua comprensione continua a evolversi attraverso la ricerca scientifica.

In questo articolo, ci immergeremo nelle profondità della zona CUV e del punto G, esplorando le loro sfumature e il loro ruolo nel piacere femminile.

La prima menzione di un’area sensibile all’interno della vagina risale agli anni ’50. Il ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg, nel suo lavoro del 1950 intitolato “The Role of Urethra in Female Orgasm” (Il ruolo dell’uretra nell’orgasmo femminile), ha descritto un’area all’interno della parete anteriore della vagina che considerava un’importante zona erogena. Tuttavia, la sua scoperta iniziale ha ricevuto relativamente poca attenzione e non è stata ampiamente riconosciuta all’epoca.

Negli anni ’80, il termine “punto G” è stato coniato dal sessuologo Beverly Whipple insieme al ginecologo John D. Perry. Nel 1982, hanno pubblicato un articolo sulla rivista “Journal of Sex Research” in cui hanno discusso della scoperta di un’area sensibile all’interno della vagina che risponde alla stimolazione e può portare a sensazioni di piacere intenso. Hanno attribuito il nome “punto G” al ginecologo Gräfenberg.

Dopo la pubblicazione dell’articolo di Whipple e Perry, ci sono state numerose ricerche volte a confermare l’esistenza e la localizzazione precisa del punto G. Alcuni studi hanno confermato la presenza di un’area sensibile nella parete anteriore della vagina, mentre altri hanno sollevato dubbi sulla sua unicità o esistenza. La ricerca sulla fisiologia e la neurologia del punto G è ancora in corso e continua a essere un argomento di interesse per gli scienziati e i sessuologi.

Punto G o zona CUV? Lo dice la scienza

Dimentichiamoci del tanto ricercato “bottone del piacere sessuale della vagina”, il famigerato punto G:

Un gruppo di studiosi italiani dellUniversità dell’Aquila e di Tor Vergata, unitamente ad autorevoli colleghi francesi e messicani, ha fatto una scoperta rivoluzionaria nello studio del punto G: l’area in cui le donne reagiscono in modo particolarmente intenso alla stimolazione attraverso il sesso è significativamente più ampia di quanto si pensasse in precedenza. 

Attraverso un’ecografia eseguita sia in condizioni di riposo che durante il rapporto sessuale il gruppo di studiosi, in collaborazione con colleghi francesi e messicani,  ha notato che per effetto di un’adeguata stimolazione, risponde un’area molto più estesa ribattezzata CUV: complesso clitoro-uretro-vaginale.

Il complesso CUV è una zona molto innervata e spugnosa, che varia da persona a persona, e che include la radice del clitoride, il clitoride, l’uretra e la parete vaginale. Tutte le aree sono collegate da nervi e vasi sanguigni in modo tale da reagire tra loro quando opportunamente stimolate tramite penetrazione, favorendo orgasmi intensi.

Dove si trova il punto G o zona CUV

La zona CUV si trova all’interno della vagina, lungo la parete anteriore (quella rivolta verso l’addome), a circa 3-5 centimetri dall’ingresso vaginale. Quando questa zona viene stimolata, si può percepire una leggera ruvidezza rispetto al resto della parete vaginale, e molte persone descrivono la sensazione come “diversa” rispetto alla stimolazione clitoridea esterna.

Durante l’atto, alcune persone con vulva possono provare una sensazione fastidiosa, tutto dipende dal grado di tensione fisico e psicologico. Specialmente con la penetrazione, è possible percepire una sensazione simile allo stimolo ad urinare, questo significa che si è giunti nella area più sensibile.

Può anche capitare che la sensazione ad urinare accompagni il cosiddetto “squirting” o eiaculazione femminile.

Una volta trovata quest’area, che come già detto è diversa in ogni corpo, sarà più facile ripetere l’esperienza orgasmica. Per aiutare a trovare il posizionamento di quest’area, possono essere utilizzati sex toys progettati per il punto G. Durante l’atto penetrativo in coppia, si potrebbero invece sperimentare le seguenti posizioni: il classico missionario, l’amazzone al rovescio e il dog style.

Come funziona il punto G o zona CUV

La zona CUV è considerata una zona ad alta concentrazione di terminazioni nervose, che la rendono particolarmente sensibile alla stimolazione. La stimolazione può portare a una varietà di reazioni, tra cui:

  • Piacere profondo: La stimolazione dell’area CUV può portare a sensazioni di piacere intenso, descritte come più “profonde” rispetto agli orgasmi clitoridei esterni.
  • Orgasmi vaginali: Per alcune persone, la stimolazione di questa zona porta a orgasmi vaginali, distinti da quelli raggiunti tramite il clitoride esterno.
  • Eiaculazione femminile: In alcuni casi, la stimolazione dell’area CUV può portare a quella che viene comunemente chiamata “eiaculazione femminile” o “squirting”, un fenomeno in cui una quantità di fluido viene espulsa dall’uretra.

Come stimolare il punto G o zona CUV

La stimolazione della zona CUV può essere fatta con le dita, giocattoli sessuali o durante i rapporti sessuali. Ecco alcune tecniche comuni:

  1. Con le dita: Inserendo due dita nella vagina e piegandole leggermente verso l’alto (verso l’addome), puoi esplorare la parete anteriore della vagina. La pressione ritmica e il movimento circolare possono stimolare l’area CUV.
  2. Giocattoli sessuali curvi: Esistono molti giocattoli sessuali progettati appositamente per stimolare questa zona. I vibratori o dildo curvi, con un’estremità che preme contro la parete anteriore della vagina, sono spesso ideali.
  3. Posizioni sessuali: Alcune posizioni sessuali possono facilitare la stimolazione del punto G durante il rapporto, come quella “a cucchiaio” o il “missionario modificato”, dove i fianchi sono sollevati per consentire un angolo migliore di penetrazione.

Sex toy punto G: progettati per la stimolazione della zona Cuv

Gli stimolatori del punto G sono sex toy progettati appositamente per la stimolazione di questa zona altamente sensibile all’interno della vagina. Possono variare leggermente in termini di design e caratteristiche, ma ci sono alcuni tratti comuni che spesso si riscontrano negli stimolatori del punto G, ovvero presentano una curvatura pronunciata o una punta curva che è progettata per raggiungere e stimolare il punto G all’interno della vagina. Questa curvatura consente al giocattolo di applicare pressione nella giusta direzione per massimizzare la stimolazione.

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Il punto G o Zona CUV e il Clitoride: Una Connessione Profonda

Uno degli aspetti più affascinanti dell’area CUV è la sua connessione con il clitoride. Molte persone non sanno che il clitoride esterno che vediamo è solo la punta di un iceberg più complesso. Il clitoride ha una struttura interna estesa, che avvolge la vagina e si estende lungo la sua parete anteriore, vicino all’area CUV. Questo significa che quando si stimola l’area CUV, si potrebbe anche attivare parte del clitoride interno, aumentando la sensazione di piacere.

Conclusioni: esplora il tuo corpo per un piacere consapevole

La zona CUV o punto G, è una delle zone più discusse e affascinanti dell’anatomia femminile. Anche se per molte persone rimane ancora un mistero, l’esplorazione di questa parte del corpo può offrire nuove opportunità di piacere e conoscenza di sé. Se hai curiosità, la cosa migliore è approcciarsi con calma e curiosità, senza pressioni: l’importante è scoprire ciò che ti fa sentire bene nel tuo corpo!

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